BEL “FONDO SCHIENA”
HAI UNA BUONA SCHIENA!
Sappiamo bene che la
certificazione di Personal Trainer non basta per raggiungere il successo.
Questo è solo il primo gradino di un percorso impegnativo e, al tempo stesso,
gratificante.
Per fare la differenza nel
nostro lavoro, è indispensabile mantenere un costante aggiornamento e avere un
bagaglio tecnico che spazia ampiamente nella vastissima “materia” del corpo
umano. Dobbiamo avere idee chiare e valutare dettagliatamente da dove partire
per condurre il nostro cliente al “suo successo”. Vorrei introdurre un esempio
pratico che in qualche modo possa essere utile per riflettere.
Naturalmente, nessuno
possiede un bagaglio di conoscenze illimitato e quindi Istruttori, Allenatori, Personal Trainer, Fisioterapisti, laureati in Scienze Motorie e
Sportive possono
anche trovarsi impreparati sui concetti di postura applicata all’allenamento.
Sicuramente, il Personal
Trainer laureato
in Scienze Motorie dovrebbe possedere una cultura più ampia in questa direzione, ma
chiunque acquisisca conoscenze, capacità ed esperienza – cioè le competenze – col tempo ne diventa padrone.
La nostra ipotetica cliente
si rivolge a noi dicendo: “mi alleno da anni, faccio tanti esercizi per i
glutei, ma non sono soddisfatta. Tra l’altro, spesso mi viene anche il mal di
schiena”.
Sappiamo che l’obiettivo
dell’allenamento è tonificare la muscolatura dei glutei, ma naturalmente non
basta allenare questi muscoli. Diventa indispensabile conoscere la biomeccanica
del bacino, della colonna vertebrale e saper valutare la mobilità dell’anca.
I muscoli glutei sono
estensori dell’anca, per contrarsi correttamente e migliorare il loro trofismo
è indispensabile che i flessori dell’anca non siano troppo accorciati. Inoltre,
se la colonna lombare non possiede una fisiologica lordosi, anche il miglior
esercizio sarà poco efficace.
Solo se si ha una buona schiena
si possono ottenere ottimi glutei. I glutei sono muscoli con il compito di
reggere e spostare il peso del corpo verso l’alto. Se si esercitano con un peso
troppo leggero non si stimola il loro trofismo. Per capire meglio, consideriamo
che ad ogni passo il singolo gluteo regge l’intero nostro peso. Se una persona
pesa 60 kg a ogni passo il gluteo contribuisce in modo molto importante a
sollevare almeno 40 - 50 kg.
Camminando si sente poco,
perché lo spostamento verso l’altro del nostro peso è di pochi centimetri. Se
facciamo le scale tutto è molto più facile da comprendere. Infatti, nel caso
delle scale a ogni gradino il gluteo si solleva verso l’alto esattamente della
misura del singolo gradino e direi che la sensazione è diversa.
A questo punto chiediamoci:
su e giù con un elastico o un pesetto alla caviglia può “sollevare” e
tonificare il gluteo? È importante conoscere l’anatomia della zona del corpo di
cui stiamo parlando perché ci ricorda che grande, piccolo e medio gluteo hanno
funzioni differenti e possiamo riflettere sulla modalità in cui vengono
attivati da un esercizio piuttosto che da un altro. Una semplice estensione
dell’anca fatta da posizione eretta o da decubito prono non sono la stessa
cosa. Cambia il piano di 90°, quindi, il carico gravitario modifica molto
l’intervento muscolare e, di conseguenza, anche il carico articolare sulle
strutture interessate. In un caso (proni) abbiamo una leva che sarà su tutta la
lunghezza dell’arto inferiore
Prof. Giuseppe Maiorano